Birra Gaia, un birrificio nel cuore della Brianza

Birra Gaia, un birrificio nel cuore della Brianza

Si parla spesso della Lombardia come la regione con più birrifici artigianali di tutta Italia, ma molto più raramente si spendono parole per raccontare le storie di queste aziende indipendenti e del valore aggiunto che apportano ai territori che le ospitano.

 

Con l’articolo di oggi vi portiamo in Brianza, terra di birrifici che conquistano premi nei concorsi di tutto il mondo, in particolare per raccontarvi qualcosa di più su Birra Gaia, birrificio artigianale e brewpub, uno dei produttori che fin dal primo momento sono saliti a bordo del progetto Maltese.

 

Nasce, cresce, sogna

Birra Gaia nasce a Lissone nel 2014 grazie a un piccolo impianto di produzione e solo tre persone a svolgere tutte le mansioni, da quelle gestionali, fino alla produzione, al confezionamento e alla messa in commercio. La spinta è stata subito tanto forte da creare la necessità, nel 2017, di spostare l’attività nell’attuale sede di Carate Brianza, dove la capacità produttiva si è espansa con un impianto da 10 hl a cotta ed è nato un BrewPub annesso. Questo, oltre a permettere una degustazione delle birre davvero a km 0, dà anche la possibilità a tutti i visitatori di osservare da vicino e toccare con mano gli ingredienti, la produzione e la tecnica che si celano dietro a ogni pinta.

 

Ovviamente, con l’aumento del numero e della capienza dei serbatoi e l’ingresso nella famiglia di una nuova macchina lattinatrice, anche il team è cresciuto ed è adesso formato da cinque persone per il solo birrificio, oltre al già numeroso staff del BrewPub. Ma la voglia di espansione non si ferma qui, grazie a nuovi soci intraprendenti e un nuovo mastro birraio dalla grande esperienza e creatività. La ricerca di creazioni uniche e numerosi riconoscimenti e premi, sia italiani che internazionali, mantengono viva la passione e la voglia di crescere, ma senza MAI compromettere la qualità dei prodotti artigianali.

 

Birra Gaia Carate: un’idea di birra ben precisa

Ma perché il nome Birra Gaia? L’omonima Dea della Grecia antica, Madre degli Dei e generatrice della terra stessa incarna alla perfezione l’impegno del birrificio e il suo legame con il territorio (sia locale che italiano), oltre alla costante attenzione alla sostenibilità nella gestione delle risorse idriche, energetiche e alle materie prime.

Ogni birra che esce dallo stabilimento di Carate Brianza, infatti, è accomunata dall’equilibrio tra la pertinenza allo stile di riferimento e la godibilità di bevuta, binomio che permette un approccio scorrevole ma preciso, senza cadere in esuberanze forzate o sottigliezze invisibili.

 

Difficile citare tutte le birre prodotte dal birrificio brianzolo, ma fra le più significative ricordiamo: Alice 2.0, la NEIPA che continua a collezionare podi in giro per il mondo e profuma di frutta tropicale freschissima; UD-40, altra interpretazione di questo stile moderno e fortemente luppolato che nell’estate 2024 ha portato Birra Gaia sulle tavole di tantissimi italiani e italiane; Diecarà, la Helles ispirata alle birre di Monaco da bere quotidianamente; Vineyard, la IGA prodotta con uve Barbera astigiane e Metodo Classico, una birra davvero unica.

 

Se vuoi scoprirle tutte, visita la pagina dedicata al Birrificio.

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