Gin tonic: ricetta di uno dei cocktail più iconici

Gin tonic: ricetta di uno dei cocktail più iconici

Maltese è il luogo dove parliamo di birra artigianale ma non ci precludiamo di approfondire anche altre bevande iconiche, come il sidro o il gin, o i cocktail a base di birra - dato che spesso il mondo mixology si è intersecato con quello brassicolo, dando origine a prodotti davvero originali.

Oggi parliamo del gin tonic!

 

Origini del gin tonic, da medicina… ad aperitivo!

Il gin tonic è uno dei cocktail più amati, simbolo di eleganza e freschezza. Dietro la sua apparente semplicità si cela una storia affascinante, un’arte nella preparazione e infinite possibilità di abbinamento con cibi e sapori. Scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere su questo grande classico della mixologia.

La storia del gin tonic affonda le sue radici nel XVIII secolo, durante il periodo coloniale britannico in India: pensate, nasce come “medicinale”, come successo per tante bevande celebri oggi. In quell’epoca, la malaria rappresentava una delle maggiori difficoltà per i coloni, e la chinina, un composto estratto dalla corteccia della pianta di cinchona, era l’unico rimedio conosciuto per prevenirla. Purtroppo, però, l’acqua tonica a base di chinina aveva un sapore molto amaro, il che non la rendeva certo gradevole da assumere... Per renderla più piacevole, gli ufficiali britannici iniziarono a mescolarla con il gin, alcolico già molto popolare in patria, aggiungendo lime e zucchero per migliorarne ulteriormente il gusto. Così, un semplice rimedio artigianale divenne la bevanda deliziosa che conosciamo e, col tempo, un’icona internazionale!

 

Come fare gin tonic ad arte

Ma il gin tonic come si fa? Preparare un gin tonic perfetto richiede pochi ingredienti, ma l’attenzione ai dettagli fa la differenza. La base del cocktail è, naturalmente, un buon gin. La scelta del gin è fondamentale: ognuno ha botaniche e aromi distintivi che possono influire profondamente sul risultato finale. Anche l’acqua tonica gioca un ruolo chiave: deve essere fresca, di qualità e ben bilanciata, per non sovrastare il gin ma per completarne il profilo aromatico. Per quanto riguarda il ghiaccio, cubetti grandi e compatti sono ideali, perché raffreddano il cocktail senza diluirlo troppo velocemente (seriamente, a chi piace un cocktail super allungato con l’acqua di scioglimento dei cubetti di ghiaccio??).

Si inizia riempiendo un bicchiere highball con abbondante ghiaccio. Il gin viene versato direttamente sui cubetti, seguito dall’acqua tonica, che dovrebbe essere aggiunta lentamente, per preservarne le bollicine. La guarnizione è la ciliegina sulla torta: lime e limone sono i classici intramontabili, ma negli ultimi anni è diventato popolare sperimentare con scorze di agrumi, cetriolo, erbe fresche come rosmarino o timo, e persino spezie.

La regola d’oro? Mescolare delicatamente per amalgamare gli ingredienti senza “smontare” la frizzantezza.

 

Birra e gin: gli opposti si attraggono

Un'accoppiata sorprendente ma sempre più apprezzata nel mondo della mixology è quella tra gin e birra. Due bevande apparentemente diverse che, però, possono creare una sinfonia di sapori unici.

 

Il gin, con le sue note botaniche che spaziano da quelle fresche e agrumate a quelle erbacee e speziate, trova nella birra un partner perfetto per amplificare le sue sfumature aromatiche. La birra, con la sua effervescenza e la varietà di stili - dalle lager leggere alle IPA amare, fino alle stout corpose - offre una base frizzante che bilancia e arricchisce la complessità del gin.

 

Un classico esempio di questa combinazione è il Gin Beer, un drink d'effetto che ha spopolato la scorsa estate: basta mescolare 30 ml di gin con 150-200 ml di birra ben fredda, scegliendo una birra il cui profilo si armonizzi con il gin utilizzato. Per un tocco extra, si possono aggiungere un goccio di sciroppo, zenzero e ghiaccio, creando un cocktail alla birra davvero originale!

 

Abbinamenti a tavola… con il gin tonic!

Il gin tonic, con la sua freschezza e il suo equilibrio aromatico, non è solo un fresco dopo-cena per una serata con gli amici… magari non ci avete mai pensato ma si presta magnificamente agli abbinamenti culinari.

Durante l’aperitivo, è perfetto con sapori intensi e salati, come olive marinate, acciughe sott’olio o crostini con formaggi freschi. Anche le ostriche, con il loro gusto salino, si sposano splendidamente con l’avvolgenza dei gin più aromatici. Passando ai piatti principali, il gin tonic trova la sua dimensione con la cucina asiatica, dove la sua freschezza contrasta piacevolmente con la complessità di piatti speziati come il curry o un sushi ben addizionato di wasabi. È ottimo anche accanto a carni bianche leggere, come pollo o tacchino, magari accompagnate da marinature delicate.

E infine, ebbene sì: non sottovalutate il suo potenziale accanto ai dessert! Un dolce agli agrumi, come una torta al lime o un sorbetto al limone, ne esalta le note fresche. Per chi ama i contrasti, il gin tonic può sorprendere se accompagnato al cioccolato fondente: l’amaro del cacao dialoga molto bene con la dolcezza equilibrata della tonica, creando un connubio intrigante.

 

Il gin tonic è molto più di un cocktail: è un vero e proprio viaggio tra storia, sapori e creatività. Che lo si gusti nella sua versione più classica o personalizzato con ingredienti gourmet, resta un simbolo di convivialità e stile. Provalo con un tocco personale: un tipo diverso di tonica, una guarnizione insolita o un abbinamento gastronomico inedito. La magia di questa bevanda è che non smette mai di stupire!

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