Le abitudini del consumo della birra secondo AssoBirra. Sostenibilità e nuove abitudini.

Le abitudini del consumo della birra secondo AssoBirra. Sostenibilità e nuove abitudini.

La II edizione del Centro Informazione Birra (CIB), pubblicata da AssoBirra come relazione aggiornata sul settore brassicolo italiano, dipinge un quadro dinamico, orientato a un equilibrio tra sostenibilità, innovazione e nuove abitudini di consumo.

1. La sostenibilità al centro delle scelte
Oltre il 75% dei consumatori di birra considera la sostenibilità un driver decisivo nelle proprie decisioni d’acquisto. I cittadini non si accontentano più di dichiarazioni generiche: oltre i tre quarti degli intervistati richiedono azioni concrete e evidenza trasparente nelle politiche ambientali aziendali.

Le generazioni mostrano sensibilità diverse:
– La Generazione Z valuta la sostenibilità “molto importante” nel 30% dei casi, con una forte attenzione al packaging ecologico (43%) e alla salute sul lavoro (24%).
– I Millennials prediligono l’energia pulita (37%).
– La Gen X enfatizza la tutela del suolo (56%) e la produzione locale e stagionale (47%).

2. Percezione e consapevolezza aziendale
Il 77% degli intervistati ritiene credibile l’impegno sostenibile delle birrerie, mentre solo il 59% percepisce reale coerenza tra comunicazione e azioni pratiche aziendali. In particolare, solo il 41% della Gen X considera molto importante la comunicazione trasparente, contro il 33% della Gen Z e il 27% dei Millennials.

3. Consumo responsabile e disponibilità a pagare di più
Il 40% della Gen Z afferma di aver scelto birre sostenibili, contro il 29% dei Millennials e il 25% della Gen X.

Più della metà del campione sarebbe disposto a pagare fino al 10% in più per birre sostenibili; la Gen Z, con il 27%, è pronta a spendere fino al 20% in più. I driver principali sono l’agricoltura sostenibile (42%) e il packaging ecologico (37%) – mentre per la Gen X il primo aspetto raggiunge il 50%.

4. Consumo estivo: birra leggera e locale
Secondo dati ANSA riferiti al CIB, il 31% dei consumatori preferisce birre leggere in estate: la scelta colpisce maggiormente i Millennials (38%), seguiti da Gen Z (30%) e Gen X (25%).

Il 65% considera molto importante il gusto fresco, dissetante e delicato, mentre il 29% privilegia la bassa gradazione alcolica e il 26% il basso contenuto calorico.

La birra analcolica è valutata positivamente: il 25% della Gen Z la consuma sempre, mentre il 53% del campione la considera a seconda dell’occasione.

Nei contesti estivi all'aperto, le birre locali conquistano il 78% delle preferenze, con un focus su giovani e Millennials. Il formato più gettonato resta la birra alla spina (48%), particolarmente apprezzata dalla Gen X e dai Millennials.

5. Linguaggi emergenti: Gen Z e nuovi stili
L’articolo di Andrea Turco su Cronache di Birra introduce concetti chiave come mindful drinking, zebra striping e il focus valoriale della Gen Z. La Gen Z alterna drink alcolici e analcolici (“zebra striping”), per bere responsabilmente e vivere l’esperienza sociale in modo equilibrato, senza scadere nell’eccesso.

Considerazioni finali

Il report CIB di AssoBirra offre una fotografia aggiornata del settore birrario italiano, in cui emergono tre filoni principali:

  • Sostenibilità come scelta strategica e non decorativa,

  • Consumo responsabile e disponibilità a premiare il valore,

  • Cambiamento nei linguaggi e nelle abitudini, soprattutto tra i più giovani.

L’analisi restituisce una visione piattaforme e future: il settore birrario deve continuare a investire in trasparenza, credibilità e innovazione per rispondere alle richieste di un consumatore sempre più attento, informato e orientato al no‑alcol.

Il report completo è disponibile sul sito di AssoBirra: “II CIB Assobirra 2025”.
Fonte: AssoBirra – Centro Informazione Birra, relazione 2025; commento di Andrea Turco, Cronache di Birra

Torna al blog