Birra senza glutine: la birra artigianale giusta anche per celiaci e intolleranti

Birra senza glutine: la birra artigianale giusta anche per celiaci e intolleranti

La birra è una delle bevande più amate al mondo, ma per chi è affetto da celiachia o intolleranza al glutine, il piacere di un sorso fresco può trasformarsi in una spiacevole proibizione. La celiachia, infatti, è una malattia autoimmune che colpisce l’intestino tenue e che si manifesta in risposta all’ingestione di glutine, una proteina presente in cereali come grano, orzo e segale. Per le persone celiache, quindi, l’unico trattamento efficace è una dieta rigorosamente gluten free: per fortuna, oggi esistono in commercio numerose proposte di birra senza glutine di qualità, anche di produzione artigianale.

 

Secondo i dati ufficiali del Ministero della Salute, nel 2022 in Italia sono stati diagnosticati quasi 252.000 casi di celiachia, un numero che continua a crescere anno dopo anno, e che non tiene conto del “sommerso”, cioè di tante persone che non hanno ancora una diagnosi certa nonostante disturbi compatibili.

 

Questo dato evidenzia l'importanza di offrire prodotti che siano sicuri e gustosi anche per chi deve evitare il glutine, come ad esempio le birre artigianali senza glutine che proponiamo su Maltese.beer!

 

Come si produce una birra artigianale senza glutine?

 

La produzione di una birra artigianale senza glutine richiede attenzione e cura in ogni fase del processo. Tradizionalmente, la birra viene prodotta con cereali contenenti glutine, come l’orzo e il frumento, ma per creare una birra gluten free si possono seguire due strade principali.

 

La prima opzione consiste nell’utilizzo consistente di cereali naturalmente privi di glutine, come il riso, il mais, il sorgo, al posto o in aggiunta al cereale più tradizionale per la produzione di birra - l’orzo - ma in versione deglutinata. Questi ingredienti garantiscono che il prodotto finale sia sicuro per celiaci e celiache, mantenendo al contempo un sapore ricco e piacevolmente complesso.

 

La seconda opzione si basa su una pratica già prevista per la produzione di molte birre artigianali, specialmente quelle a bassa fermentazione, detta “Lagering” o “Lagerizzazione”. Questa fase del processo produttivo, che avviene dopo la fermentazione, consiste nel far “riposare” la birra a una temperatura che si aggira intorno agli 0 - 2°C, preferibilmente all’interno di tank (recipienti) che si sviluppano in orizzontale. Durante questa “maturazione a freddo”, che dura generalmente fra le 3 e le 10 settimane, le particelle solide ancora presenti in sospensione nella birra - fra cui le proteine e quindi il glutine - tendono ad accorparsi, per poi precipitare sul fondo del tank ed essere rimosse meccanicamente.

Molti birrifici, per velocizzare il processo di precipitazione delle parti solide, incluso il glutine, utilizzano enzimi che lo agevolano e lo ottimizzano.

 

Nella produzione di una birra senza glutine, i birrifici artigianali devono prestare grande attenzione anche alle contaminazioni, possibili durante tutto il processo produttivo. Questo significa che gli ambienti, gli strumenti e le attrezzature utilizzate per produrre birre gluten free devono essere rigorosamente separati da quelli utilizzati per birre “normali”, cioè contenenti glutine, oppure devono essere accuratamente puliti e sanificati prima del passaggio da una produzione all’altra. Ogni lotto, inoltre, deve passare dei controlli specifici e ottenere una certificazione prima di essere commercializzato come “gluten free”: è una sfida che richiede impegno e dedizione, ma il risultato è una birra che non solo è deliziosa, ma anche sicura per chiunque.

 

Un’ulteriore distinzione che va tenuta presente, perché prevista dalla normativa europea, è quella fra la birra senza glutine e la birra a basso contenuto di glutine.
La prima è sicura per tutte le persone celiache e intolleranti al glutine, contenendo un quantità di glutine inferiore alle 20 PPM (Parti Per Milione, che equivalgono a 20 mg/l).
Le birre cosiddette a basso contenuto di glutine, invece, presentano fra 20 e 100 PPM di glutine, che potrebbero recare fastidi a chi ne soffre. Leggere attentamente l’etichetta di ciascun prodotto prima di consumarlo è sempre la scelta migliore.

 

Birre artigianali più “inclusive”: gluten free, analcoliche e vegane

 

Oggi più che mai, dunque, la birra artigianale deve essere un piacere accessibile a tutti. O almeno, questa è la nostra filosofia: ecco perché sul sito Maltese.beer trovi un’ampia selezione di birre pensate per soddisfare le esigenze di ogni appassionato, indipendentemente dalle sue necessità alimentari o preferenze personali.

 

Non solo birre senza glutine, ma anche birre analcoliche, per chi desidera godersi una birra senza l’effetto dell’alcol - pensate alle donne in dolce attesa o agli sportivi, ad esempio - e birre vegane, prodotte senza l’utilizzo di ingredienti di origine animale, su cui abbiamo appena scritto un approfondimento, essendo un tema molto attuale.

 

L’inclusività nel mondo della birra artigianale non è solo una moda, ma una vera e propria missione per noi di Maltese.beer: crediamo che tutti dovrebbero poter gustare una birra di alta qualità, senza compromessi sul gusto e senza preoccupazioni per la propria salute o etica. Che tu sia celiaco/a, intollerante al glutine, vegano/a o semplicemente alla ricerca di un’analcolica che non sacrifichi il sapore, abbiamo la birra artigianale giusta per te!

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