Chimay Bleue - Magnum
Quanti di noi hanno passato le serate nel vecchio pub di fiducia, anni fa, a ordinare e sorseggiare "Chimay Tappo Blu"... Uno dei primi amori, che spesso e volentieri tendiamo a dimenticare quando incontriamo le IPA, poi le Sour e altri stili stravaganti, ma che poi riscopriamo accanto a un dolce o a un formaggio molto saporito e ci riportano in mente vecchi amici e tanti ricordi. Quel che non possiamo negare è che c'è sempre qualcosa di romantico nell'assaggio di Chimay Bleue: e trovarlo in una magnum nn è cosa da tutti i giorni, anche se è la prima birra che viene in mente a molti, quando si parla di monaci Trappisti.
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Dettagli |
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Fermentazione | Alta |
Periodo ideale di consumo | 2025-2028 |
Allergeni | Glutine |

Abbinamenti

Carne di maiale (stinco) selvaggina

Dolci di frolla e frutta secca

Formaggi di alta stagionatura

Formaggi erborinati

Secondi di carne come brasati o selvaggina

Chimay
La nostra storia è iniziata quando il curato di Virelles, l’abate Jean-Baptiste Jourdain, e il Principe di Chimay, Joseph de Riquet de Caraman hanno, nel 1850, affidato una missione a una dozzina di monaci di Westvleteren che vennero a stabilirsi sugli altipiani di Scourmont per uno scopo che perseguono ancora oggi: “Aiutare la regione di CHIMAY”.
A tal fine, essi decisero di produrre birra dall'acqua che la natura offriva loro in abbondanza su questi altipiani paludosi. E in seguito, crearono anche formaggio...
E dobbiamo questa storia anche agli uomini e alle donne che hanno lavorato e lavorano ancora per perpetuare questo savoir-faire ancestrale nel rispetto delle regole di Chimay.
Una storia fiorente che dura da tantissimi anni, basata su valori forti, sociali e ambientali, che sono più che mai attuali.