Spaziotempofunk: il sidro quadridimensionale
Spaziotempofunk è un blend quadridimensionale di sidri creati in luoghi diversi e da mele diverse, con tempi e tecniche di fermentazione variabili. Il risultato è un sidro secco, scorrevole, nudo e crudo, con un leggero morso tannico e un carattere decisamente “funky”.
Cos'è esattamente questo sidro?
Si tratta di un sidro secco, ispirato allo stile tradizionale inglese, dove il produttore ha giocato con milioni di variabili (varietà di mele, terroir, tempi e tecniche di fermentazione) per ottenere un equilibrio tra acido, dolce, astringente e quel tocco di follia che rende il prodotto unico.
Come viene fatto un sidro del genere?
- Blend di mele: diverse varietà, raccolte in luoghi differenti, vengono mescolate per ottenere complessità aromatica e strutturale.
- Fermentazioni multiple: fermentazioni a tempi e temperature differenti, a volte anche con lieviti diversi (selezionati o indigeni), per creare stratificazione di sapori.
- Approccio artigianale: attenzione al bilanciamento di acido, zuccheri e tannini per raggiungere la sensazione secca e scorrevole tipica.
- Minimalismo in cantina: poca manipolazione, fermentazioni spontanee o controllate leggere, e un carattere “nudo e crudo” senza eccessive correzioni.
Che cosa significa che è “funky”?
Nel mondo dei sidri e delle birre, “funky” indica note terziarie e più selvatiche: sentori di fermentazione naturale, aromi complessi che vanno oltre la semplice dolcezza della mela—ad esempio note agrumate, speziate, leggermente ossidate o di sottobosco. Non è un difetto, ma la firma di una lavorazione artigianale e spesso di lieviti indigeni o affinamenti particolari.
Come si degusta al meglio?
- Temperatura: servire fresco, idealmente tra 8–12 °C. Troppo freddo nasconde gli aromi; troppo caldo amplifica l’alcol e l’astringenza.
- Bicchiere: un bicchiere a tulipano o un calice da vino bianco valorizzano gli aromi e la schiuma leggera.
- Prima sorso: cercate l’equilibrio tra freschezza acida, secchezza e il morso tannico che caratterizza il prodotto.
Con cosa abbinarlo?
Grazie alla sua secchezza e alla vena tannica, Spaziotempofunk è molto versatile:
- Formaggi a pasta semi-stagionata (che tengono testa all’acidità).
- Piatti a base di carni bianche o selvaggina in preparazioni non troppo grasse.
- Cucina etnica lievemente speziata o fermentata (asiatica, mediorientale) che trova un controcanto nella freschezza del sidro.
- Piatti a base di mele o frutta cotta per esaltare la componente fruttata.
Conservazione e shelf-life
Conservare in luogo fresco e al riparo dalla luce. Una volta aperta la bottiglia, consumare entro pochi giorni per godere delle sfumature più delicate; l’effervescenza e le note più volatili tendono a diminuire col tempo.
Come riconoscere un sidro di qualità?
- Trasparenza del progetto: informazioni sulle mele, sulla tecnica di fermentazione e sull’approccio del cidermaker.
- Equilibrio al palato: anche se secco, il prodotto deve risultare armonico, con acidità, tannini e fruttato ben bilanciati.
- Complessità aromatica: presenza di note primarie (mela), secondarie (lieviti/fermentazione) e terziarie (ossidazione controllata, affinamento) indica cura e tempo investiti.
Per chi è pensato Spaziotempofunk?
Per chi cerca un sidro autentico, non banale: chi ama le bevande artigianali con carattere, i vini naturali, le birre fermentate in modo non convenzionale e chi apprezza prodotti che raccontano il lavoro del produttore.
Dove provarlo
Se vuoi scoprire un sidro secco, tradizionale ma con personalità moderna, prova per un’esperienza che mette insieme tecnica, territorio e un pizzico di follia.
Consigli finali
- Assaggia lentamente: un sidro come questo cambia aroma e sapore tra il primo e il terzo sorso.
- Condividi l’assaggio: è un prodotto che si apprezza confrontando impressioni diverse.
- Abbi pazienza: i blend evolvono nel tempo; ogni annata può raccontare una storia differente.