Il mercato della Birra Artigianale: retrospettiva sul 2024 e trend per il 2025

Il mercato della Birra Artigianale: retrospettiva sul 2024 e trend per il 2025

Il settore della birra artigianale si presenta come un comparto dinamico: dopo un 2024 che ha alternato sfide e conferme, cosa ci aspetta per questo 2025? Siamo appena stati al Birraio dell’Anno a Firenze e a breve saremo al Beer & Food Attraction di Rimini da protagonisti, per dire la nostra e continuare a monitorare l’andamento del mercato.

L'obiettivo di questo approfondimento è quello di fornire una visione d'insieme sull'andamento del settore e sui nuovi trend, con un focus finale sui nostri dati interni: i vostri dati, quelli degli utenti del nostro e-commerce Maltese.beer. Tante le curiosità emerse… vi conviene arrivare fino alla fine dell’articolo!

 

Il 2024: un anno di dinamiche contrastanti

Il 2024 è stato un anno di alti e bassi per il mondo della birra artigianale italiana. Secondo quanto emerso a Filiera Birra 2024, da un lato si è osservata una maggiore consapevolezza e attenzione verso la qualità e l'artigianalità da parte dei consumatori, sempre più orientati verso prodotti di eccellenza; dall'altro, il mercato ha dovuto affrontare diverse difficoltà, con una contrazione nella produzione, nei consumi e nell'export.

I dati di Assobirra mostrano, infatti, un calo del 5,85% nei consumi e del 5,02% nella produzione rispetto al 2022, un trend negativo influenzato da diversi fattori, tra cui l'aumento dei costi delle materie prime e il peso delle accise. A complicare ulteriormente la situazione si è aggiunto l'aumento delle importazioni, dovuto alla maggiore competitività delle birre straniere con tassazione inferiore.

Nonostante queste difficoltà, è interessante notare come i consumatori abbiano dimostrato una forte preferenza per le birre prodotte con ingredienti italiani. Un'indagine del 2024 ha rivelato che il 60% degli intervistati predilige birre con luppolo e malto d'orzo italiani, e il 46% presta grande attenzione alla sostenibilità. Il canale Horeca, ovvero il settore di Hotel, Restaurant e Catering, continua a essere un pilastro, generando il 65% del valore complessivo del mercato. A nostro avviso, il digitale sta crescendo molto e diventerà sempre più un canale centrale per lo sviluppo del comparto.

Per quanto riguarda gli stili di birra, le IPA si sono confermate le più vendute nel 2024, rappresentando il 35% delle vendite totali. Un'altra tendenza significativa è l'interesse crescente per il turismo birrario, un'opportunità di crescita per l'Italia grazie alla sua storia e tradizione birraria locale.

 

Il 2025, tra incentivi e nuove tendenze di consumo

Il 2025 si prospetta come un anno di transizione, caratterizzato da sfide da affrontare ma anche da interessanti opportunità da cogliere. La riduzione delle accise a 2,97 euro per ettolitro per grado plato, approvata di recente dalla Commissione Agricoltura alla Camera, potrebbe dare un po' di respiro al settore. Questa misura, insieme agli sconti per i birrifici artigianali fino a 60.000 ettolitri, mira a rendere il mercato più competitivo.

In particolare, i piccoli birrifici potranno beneficiare di una riduzione dell'aliquota di accisa del 50% per produzioni fino a 10.000 ettolitri, del 30% per quelle tra i 10.000 e 30.000 ettolitri e del 20% per produzioni tra i 30.000 e 60.000 ettolitri. L'attesa riduzione dell'inflazione dovrebbe portare benefici anche sui tassi d'interesse e sul potere di spesa delle famiglie.

Per quanto riguarda i gusti dei consumatori, si prevede una crescita degli stili più accessibili, come le Lager di stampo tedesco e ceco, e delle birre luppolate sul modello della West Coast americana, oltre ai prodotti a basso contenuto alcolico. Un trend che noi di Maltese osserviamo da tempo: la birra low-alcool e no-alcool è entrata fortemente nei consumi della GenZ, mettendo al centro la volontà di coniugare il benessere e la salute con il gusto di una delle bevande più amate. Un elemento da non sottovalutare è anche l'impatto che il nuovo codice della strada potrebbe avere sul consumo di alcolici, birra inclusa, spingendo ulteriormente verso la produzione di birre a bassa gradazione alcolica.

 

E i dati di Maltese? Le evidenze dai comportamenti dei nostri utenti

Maltese si conferma un punto di riferimento per gli amanti della birra di qualità: ma chi siete voi, i nostri affezionati clienti? Nel 2024, l'e-commerce ha registrato un buon equilibrio di genere tra gli acquirenti, con il 45% degli acquisti effettuati da donne e il 55% da uomini, un dato che conferma una crescente passione femminile per la birra artigianale, che ci rende molto felici!

E le città più attive negli ordini? Le prime sono state Milano (10%), Roma (8%), Genova e Brescia (5% ciascuna), e infine Torino (4%).

Confermiamo anche il dato di mercato generale sullo stile più apprezzato: anche gli utenti di Maltese adorano le IPA, che occupano i primi dieci posti delle birre più vendute sul nostro e-shop. Avete apprezzato anche le box degustazione, curate dai nostri beer sommelier, forse perché sono così pratiche: adatte sia a chi ha le idee chiare sia a chi non conosce bene le birre e vuole provare un’esperienza guidata.

Contrariamente al luogo comune che vuole la birra protagonista solo dell'estate, i mesi di novembre e dicembre sono stati i più intensi per gli acquisti, con il 35% delle vendite annuali grazie a iniziative come il Black Friday e le offerte natalizie.

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