Westmalle Tripel
La madre di tutte le Tripel è quella prodotta nell'abbazia di Westmalle. Commercializzata per la prima volta nel 1934, è tutt'oggi un'icona del mondo birrario, trappista e non, dato che ha ispirato e continua a ispirare centinaia di mastri birrai in tutto il mondo. 9,5 gradi di eleganza, dalla vista al retrolfatto. Famosa per la sua secchezza e il suo corpo leggero, che ingannano i bevitori da generazioni. Una birra eclettica anche a tavola, grazie all'eterogeneità di sapori e alla sua maestria nel ripulire la bocca, anche dopo un morso dei cibi più grassi.
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Dettagli |
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Fermentazione | Alta |
Periodo ideale di consumo | 2026 |
Allergeni | Glutine |

Abbinamenti

Asparagi stufati con burro e uova

Carni stufate, in umido e al forno (cacciagione e cinghiale), pollame, volatili, selvaggina (anatra, faraona, oca) con verdura (broccoli, cavolfiori, cavoletti di bruxelles)

Cozze al gran blue

Dolci con pasta di mandorle

Formaggi di media/alta stagionatura

Lasagna vegetale, gateau di patate e formaggio

Risotti ai 4 formaggi

Risotto pere e taleggio

Westmalle
A Westmalle si produce allo stesso ritmo della vita abbaziale. Il birrificio inizia a lavorare solo quando i monaci sono pronti al mattino per recitare insieme la prima preghiera in chiesa. E, nonostante l'uso di tecnologie e tecniche moderne, sono gli uomini a prendere la decisione finale in ogni fase del nostro processo di produzione. Nel rispetto della tradizione e dei migliori ingredienti.
Controlliamo accuratamente i nostri ingredienti e la nostra birra in ogni fase del lungo processo di produzione. La nostra birra è un prodotto naturale basato su cinque materie prime: varietà d'orzo selezionate e maltate secondo le nostre esigenze, una miscela di diversi fiori di luppolo provenienti da rinomate regioni europee, acqua pura, zucchero e l'esclusivo lievito Westmalle di produzione propria.
Non aggiungiamo stabilizzanti e non pastorizziamo la nostra birra. Il lievito è un elemento vivo, il che significa che c'è sempre una possibilità di evoluzione nelle birre. Si tratta di una sfumatura inerente al nostro processo di produzione naturale e tradizionale, molto apprezzata dai migliori intenditori.