Fou Foune
Fou Foune è di sicuro una delle espressioni più interessanti di Lambic con frutta di casa Cantillon e non a caso, dopo Kriek e Rosé de Gambrinus, è la birra con frutta più venduta della Brasserie. Le protagoniste indiscusse in questo sorso sono le albicocche "Bergerons": 300 grammi per litro di Lambic, che macerano per cinque settimane nelle famose botti di Rue Gheude. Una bevuta profumata e avvolgente in bocca, con quella chiusura acida che fa sognare.
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Dettagli |
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| Fermentazione | Spontanea |
| Periodo ideale di consumo | 2025-2030 |
| Allergeni | Glutine |

Abbinamenti
Carpaccio di pesce
Cevice di pesce agli agrumi
Cheese cake agli agrumi o frutta rossa acida
Formaggi erborinati
Formaggi grassi spalmabili
Frittura di pesce
Interiora fritte (cervella)
Lumache
Ostriche e cocquillage crudo
Primi piatti di pasta a base di pesce (senza salsa di pomodoro)
Salumi grassi (salame a pasta grossa)
Sushi
Torta di carciofi
Torte salate di verdure
Brasserie Cantillon
Non è facile trovare le parole per descrivere la Brasserie Cantillon. Partiamo definendola come un punto di partenza, anzi di ripartenza, come una colonna portante della cultura birraria, come un luogo da visitare almeno dieci volte nella vita, come un museo - lo è davvero -, come un luogo dove la passione e le generazioni di una stessa famiglia hanno permesso la sopravvivenza e la rinascita dei Lambic e delle Gueuze. Un preambolo doveroso, che dice già praticamente tutto.
Se dopo la forte crisi delle birre a fermentazione spontanea del Pajottenland del dopoguerra, che negli anni '80 ha portato alla quasi totale scomparsa di questi prodotti e della loro tradizione, è iniziata piano piano una riscoperta del Lambic, lo dobbiamo in gran parte alla famiglia Van Roy, ancora oggi alla guida di Cantillon. In Italia soprattutto, ma anche nel mondo, lo dobbiamo anche a Lorenzo Dabove (Kuaska) che è stato fra i primi a innamorarsene e ad affiancare Jean Pierre Van Roy e famiglia nella divulgazione.
Il primo assaggio di una qualsiasi etichetta di Cantillon può sembrare respingente, ma come recita la famosa scritta all'interno del birrificio "Il tempo non rispetta ciò che si fa senza di lui", quindi lascia passare qualche mese fra un assaggio e l'altro e vedrai che, dopo un po', non potrai più farne a meno.
