Nath 2025
Nath 2025. La Brasserie Cantillon è la testimonianza vivente della storia del Lambic, la birra a fermentazione spontanea tipica del Pajottenland, zona a sud-ovest di Bruxelles. Con questa etichetta dedicata a sua moglie Nathalie, il mastro birraio Jean Van Roy ci porta nel suo universo tra creatività e tradizione: un blend di Lambic di uno e due anni incontra il succo di rabarbaro. Già dal colore tra il rosato acceso e il ramato capiamo di essere davanti a qualcosa di unico, che al naso e in bocca fonde sfumature fruttate e balsamica alla tipica acidità della casa. Un altro capolavoro direttamente dal 56 di Rue Gheude, nel quartiere di Anderlecht a Bruxelles.
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Dettagli |
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| Fermentazione | Spontanea |
| Periodo ideale di consumo | 2025-2035 |
| Allergeni | Glutine |
| Ibu | 30 |

Abbinamenti
Cheese cake alla frutta rossa
Crostate di frutta
Formaggi erborinati e grassi
Formaggi freschi (caprini) accompagnati da frutta rossa
Formaggi grassi spalmabili
Interiora fritte (cervella)
Risotti ai 4 formaggi
Risotto fragole e champagne
Salumi grassi (salame a pasta grossa)
Tiramisù alla frutta rossa
Brasserie Cantillon
Non è facile trovare le parole per descrivere la Brasserie Cantillon. Partiamo definendola come un punto di partenza, anzi di ripartenza, come una colonna portante della cultura birraria, come un luogo da visitare almeno dieci volte nella vita, come un museo - lo è davvero -, come un luogo dove la passione e le generazioni di una stessa famiglia hanno permesso la sopravvivenza e la rinascita dei Lambic e delle Gueuze. Un preambolo doveroso, che dice già praticamente tutto.
Se dopo la forte crisi delle birre a fermentazione spontanea del Pajottenland del dopoguerra, che negli anni '80 ha portato alla quasi totale scomparsa di questi prodotti e della loro tradizione, è iniziata piano piano una riscoperta del Lambic, lo dobbiamo in gran parte alla famiglia Van Roy, ancora oggi alla guida di Cantillon. In Italia soprattutto, ma anche nel mondo, lo dobbiamo anche a Lorenzo Dabove (Kuaska) che è stato fra i primi a innamorarsene e ad affiancare Jean Pierre Van Roy e famiglia nella divulgazione.
Il primo assaggio di una qualsiasi etichetta di Cantillon può sembrare respingente, ma come recita la famosa scritta all'interno del birrificio "Il tempo non rispetta ciò che si fa senza di lui", quindi lascia passare qualche mese fra un assaggio e l'altro e vedrai che, dopo un po', non potrai più farne a meno.
